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Attualità

Vademecum per l'informazione: Come riconoscere le teorie del complotto?

"Da dove viene il virus?" E' una delle domande ricorrenti in questa fase di emergenza da coronavirus. Più che risposte, prosperano le teorie del complotto, che sono pericolose perché distraggono e possono indurre comportamenti rischiosi o ansie.

Al riguardo ecco il nuovo video di Sara Rubinelli con i colleghi Nicola Diviani, Claudia Zanini e Maddalena Fiordelli, docenti e ricercatori dell'università di Lucerna e dell'università della Svizzera italiana.

Come riconoscere le teorie del complotto?

  1. C'è sempre un cattivo. In tutte le teorie del complotto c'è un "cattivo", un potere forte e manipolatore che può tutto, e ci sono delle vittime. Il nemico può essere una persona, ma spesso è un gruppo, un'organizzazione o una nazione.
  2. Nulla è come sembra. Un'altra caratteristica delle teorie del complotto è quella di rinforzare il sospetto e la diffidenza nei confronti della versione ufficiale ("c'è qualcosa che non va"). Queste teorie ci invitano a guardare sotto la superficie per individuare le azioni e le vere intenzioni dei cospiratori.
  3. Tutto è collegato. La terza caratteristica è quella di reinterpretare accadimenti come cause ed effetti (quando invece sono coincidenze). Alcuni fatti vengono estrapolati dal contesto, intessuti tra loro e utilizzati a supporto delle tesi.
  4. Risposte a domande senza risposta. La quarta caratteristica è quella di dare risposte a domande per cui ancora non c'è una risposta. L'essere umano, per natura, cerca delle risposte e preferisce spiegazioni astruse a nessuna spiegazione. Le teorie del complotto soddisfano questo bisogno.
  5. Non siamo in grado di smentirle. L'ultima caratteristica delle teorie del complotto è che sono impossibili da smentire per i più. Le prove su cui si fondano sono infatti difficilmente verificabili in assenza di mezzi tecnici e competenze specialistiche.

Se riconosciamo una o più di queste caratteristiche nelle informazioni che abbiamo ricevuto, possiamo avere il dubbio che si tratti di una teoria complottista ed evitare così di condividerla.

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