Sofia Righetti ha vinto e la sentenza potrebbe fare scuola. Il Tribunale di Verona ha condannato Fondazione Arena di Verona, Arena di Verona s.r.l. e Vivo Concerti s.r.l. per condotta discriminatoria nei confronti delle persone con disabilità: i posti riservati alle persone disabili non consentono loro di vedere il concerto perché le persone che si alzano e ballano ostacolano la vista. Concretamente, le società devono realizzare entro il prossimo 31 dicembre una pedana rialzata da posizionare all’interno di Arena in grado di consentire anche alle persone con disabilità di assistere al concerto.
Il problema della fruibilità dei concerti per le persone con disabilità non è circoscritto solo all’Arena di Verona ma è esteso su tutto il territorio nazionale e riguarda palazzetti, stadi e tanti altri posti all’interno dei quali le postazioni dedicate alle persone con disabilità sono ubicate in fondo alla platea, lontane o comunque ai margini dal palco, in luoghi che rendono complicata e non ottimale la visione del concerto. Per questi motivi la decisione adottata dal giudice rappresenta un precedente importante per le future iniziative legali.
(Fonte: Instagram @sofia_righetti)
Posti per disabili ai concerti: una sentenza contro la discriminazione
Sofia Righetti ha vinto e la sentenza potrebbe fare scuola. Il Tribunale di Verona ha condannato Fondazione Arena di Verona, Arena di Verona s.r.l. e Vivo Concerti s.r.l. per condotta discriminatoria nei confronti delle persone con disabilità: i posti riservati alle persone disabili non consentono loro di vedere il concerto perché le persone che si alzano e ballano ostacolano la vista. Concretamente, le società devono realizzare entro il prossimo 31 dicembre una pedana rialzata da posizionare all’interno di Arena in grado di consentire anche alle persone con disabilità di assistere al concerto.
Il problema della fruibilità dei concerti per le persone con disabilità non è circoscritto solo all’Arena di Verona ma è esteso su tutto il territorio nazionale e riguarda palazzetti, stadi e tanti altri posti all’interno dei quali le postazioni dedicate alle persone con disabilità sono ubicate in fondo alla platea, lontane o comunque ai margini dal palco, in luoghi che rendono complicata e non ottimale la visione del concerto. Per questi motivi la decisione adottata dal giudice rappresenta un precedente importante per le future iniziative legali.
(Fonte: Instagram @sofia_righetti)