Silke Pan era un’acrobata circense, fino al giorno in cui è caduta e si è rotta la schiena durante un esercizio al trapezio. Ora ha ricominciato a girare l’Europa
- 6 Minuti di lettura
- 28 agosto 2023
- Christine Zwygart
A incantare il pubblico sono i suoi movimenti eleganti, la postura aggraziata e l’espressione artistica. Oggi, quando Silke Pan si esibisce e resta per minuti in verticale sulle braccia, le sembra che si compia un piccolo miracolo. L’artista, ora paraplegica, non avrebbe mai pensato di poter tornare in pista o sul palcoscenico. La cinquantenne vallesana si trova in carrozzina dal giorno dell’incidente, nel 2007, quando il suo compagno non è riuscito ad afferrarla e lei è caduta a terra.
Per lungo tempo Silke ha messo da parte l’idea di tornare sotto i riflettori. «Durante la riabilitazione a Nottwil ho dovuto abituarmi a sentire il corpo in modo nuovo», ricorda Silke Pan. Dopo l’incidente, dall’ombelico in giù non sente nulla, eppure durante la fisioterapia cerca di ripetere alcune figure che faceva al trapezio. «Purtroppo mi era impossibile ruotare il bacino perché era paralizzato». Esercizi a corpo libero, verticale in appoggio sulla testa, verticale sulle braccia: non le riesce più nulla.
Così Silke Pan dice addio ai propri sogni. Con quella tragedia va in fumo tutto quello che ha imparato alla Staatliche Ballettschule e alla Staatliche Artistenschule di Berlino (Scuola statale di balletto e Scuola artistica). Viene colta da una profonda tristezza. «Ho pensato: è finita. E ho chiuso quel capitolo della mia vita con grande rammarico». E il dopo? Come guadagnarsi da vivere in futuro? Come sentire di nuovo il proprio corpo?
«Anche se non mi sono mai aggrappata al passato, vedo il mio ritorno all’acrobazia come un grande dono».
Silke Pan
Nuove prospettive nell’arte e nello sport
La coppia deve quindi cercare un nuovo sbocco professionale, trovare un nuovo compito. Già in passato Didier lavorava con i palloncini gonfiabili come artista decoratore e Silke decide di apprendere questo mestiere con una formazione. Insieme si fanno presto un nome e si esibiscono come il duo Canniballoon; in fondo, essendo artisti, la vena creativa è già nel loro DNA. Ad Aigle (VD) hanno il loro laboratorio, dove realizzano grandi decorazioni con palloncini che vengono poi esposte nei grandi magazzini, nei parchi divertimento e nei saloni delle feste.
Silke Pan deve lottare a lungo con il suo corpo paralizzato e con il senso di vergogna. «Solo lo sport mi ha aiutato a stare di nuovo bene». Sentire i propri muscoli indolenziti dopo una corsa in handbike e non più quei dolori cronici, stare all’aria aperta e nella natura: Silke prova di nuovo gioia nel risentire il proprio corpo.
In breve tempo l’ex acrobata diventa un’eccellente atleta. Nelle gare di corsa dà tutta sé stessa, lotta per guadagnarsi il podio, a volte perde, spesso vince. Non smette mai di allenarsi duramente e alla fine viene ampiamente ripagata: 132 corse a livello internazionale, 121 volte sul podio, di cui 80 medaglie d’oro. Ottiene il miglior tempo nella maratona (dal 2013 al 2015), conquista la vetta di 80 passi alpini (dal 2016 al 2019), attraversa a nuoto 30 laghi nella disciplina del paratriathlon (2019). Silke, tedesca di nascita, è stata naturalizzata nel 2018 e da allora fa parte della squadra nazionale svizzera.
«Grazie allo sport sono riuscita ad accettare meglio il mio handicap».
Silke Pan
Modifica agli allenamenti a causa della pandemia
E poi scoppia la pandemia di coronavirus. Le gare vengono prima rimandate e poi cancellate. Niente più allenamenti. «Così mi sono allestita una piccola palestra a casa e dietro suggerimento del mio allenatore e ho iniziato a fare nuovi esercizi per rafforzare la muscolatura delle spalle», racconta Silke Pan. A quel punto chiede a suo marito Didier di aiutarla a fare la verticale sulle braccia. Per rendere il tutto più facile, lui la sistema su una vecchia tavola da snowboard, le fissa i fianchi e le gambe con delle cinghie e la posiziona a testa all’ingiù sulle braccia.
La prima sensazione è di una certa pesantezza. Trascorsi appena 10 minuti «era come se il mio corpo e i miei muscoli si fossero ricordati le posizioni di un tempo». Mani e spalle si sono sistemate in modo automatico come per fare un’acrobazia. Al quarto tentativo riesce da sola a mettersi in verticale sulle braccia, legata alla tavola da snowboard.
«Abbiamo pianto insieme dalla gioia». Ci siamo resi conto che questo ci avrebbe aperto possibilità del tutto nuove. Silke Pan sperimenta anche tecniche diverse, si sgancia dalla tavola da snowboard e lega le ginocchia con una corda davanti al petto. Grazie all’allenamento diventa sempre più forte, anche se non è ancora pienamente soddisfatta della parte estetica. Prova quindi a fissare i piedi a una sbarra che tiene in appoggio sul collo. Bingo! «Non è male con le gambe distese, anche se sto tuttora lavorando per rendere più elegante questa posizione».
La richiesta da più parti di tornare in scena
Silke posta sui social media alcune foto mentre esegue la verticale sulle braccia e succede quello che nessuno avrebbe mai pensato: il circo Helvetia la contatta e la vuole assumere, nel bel mezzo della stagione delle gare in handbike, uno sport in cui Silke è sempre vincente. Tuttavia, con la testa e nel cuore Silke è già sotto il tendone del circo. Silke accetta per la stagione invernale 2021 e l’estate del 2022.
Anche la scuola di circo di Losanna contatta l’acrobata in carrozzina. Dopo l’incidente Silke aveva dato via tutti i suoi attrezzi. La direttrice della scuola le propone quindi di restituirle la sua vecchia pedana. «Risentire quella superficie per la prima volta sotto le mie mani è stato un momento molto forte».
Oltre ad allenarsi per la sua esibizione circense, nel 2021 Silke Pan continua a partecipare a diverse gare di handbike in una delle sue migliori stagioni. Nel settembre del 2021 Silke annuncia il ritiro dall’attività agonistica e appena tre mesi dopo torna a esibirsi, a distanza di 14 anni dall’incidente, questa volta con Didier in veste di assistente. L’ansia di tornare sotto i riflettori è fortissima. Silke è assillata da una preoccupazione: «Stavo per realizzare un sogno, ma avevo paura che il mio numero non venisse accolto favorevolmente e di suscitare solo compassione». Una standing ovation la convince del contrario.
Il circo internazionale: un ritorno in famiglia
Da quel momento in poi le cose vanno sempre meglio. Nel settembre del 2022 Silke Pan partecipa in Italia per la prima volta al Salieri Circus Award, un festival internazionale di arte circense. Qui è invitata come ospite d’onore e le vengono assegnati quattro premi. «Improvvisamente mi sono sentita di nuovo parte della famiglia del circo internazionale, ho ricevuto numerose richieste, sono stata invitata a vari festival …». Dalla sua voce si capisce quanto per lei questo sia stato emozionante. Eppure, oggi molte cose sono diverse rispetto alla sua prima esperienza circense.
Attualmente Silke Pan si trova in Spagna dove si allena con i suoi nuovi attrezzi. Dall’ottobre del 2023 alla primavera del 2024 si esibirà al Gravity Circus di Milano, poi farà una breve tappa a Berlino al circo di natale Roncalli. Nel marzo del 2024 inizierà una nuova avventura nel parco di divertimenti PortAventura in Spagna.
Come si ritrova questa forza enorme dopo un periodo di alti e bassi? Questa è la risposta di Silke Pan: «Sono rimasta positiva in ogni fase della mia vita», ci racconta. E grata per tutto ciò che si poteva fare e che ha funzionato. Le tragedie di altre persone l’hanno aiutata ad affrontare meglio il proprio fardello.
Per stabilire una relazione con il proprio corpo per lei è importante allenarsi con l’esoscheletro, un dispositivo di assistenza alla deambulazione sviluppato dal Politecnico federale di Losanna (EPFL). «Sono stata per così dire una cavia e grazie a questa tecnologia la mia testa ha imparato a sentire di nuovo il corpo nella sua interezza».
Cosa ti ha permesso di credere nella tua forza interiore e di ritrovarla?