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Ritratti e storie

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Jane, un ragazzino macedone di 10 anni, è salito alla ribalta realizzando il proprio sogno

Jane, un ragazzino macedone di 10 anni, è salito alla ribalta realizzando il proprio sogno

Jane partecipa a una partita di calcio

Il più grande sogno di Jane è poter giocare a calcio. Il suo viso si riempie di entusiasmo e i suoi occhi incominciano a brillare tutte le volte che tocca un pallone. Ma Jane è in carrozzina, e vive in Macedonia.

Una vita in carrozzina è senza dubbio piena di difficoltà, e lo è ancora di più nei paesi a basso reddito. Oltre a infrastrutture carenti e alla scarsa accessibilità, un ulteriore ostacolo può essere rappresentato dai pregiudizi, dalla paura o dall’ignoranza di ciò che le persone in carrozzina riescono o non riescono a fare.

“Quando gioco a calcio a volte mi scordo di trovarmi su una carrozzina elettrica. Mi immagino mentre segno gol come Ronaldo, dimenticandomi a volte di non essere in grado di camminare”. (tutte le citazioni del presente testo sono tradotte da questa fonte)

Jane Velkovski di Skopje. Jane ha 10 anni ed è affetto da atrofia muscolare spinale.

Quest’immagine ha fatto il giro del mondo

Jane è diventato un fenomeno in Macedonia, dopo aver accompagnato sul campo la squadra macedone prima della partita di qualificazione ai Mondiali contro la Spagna nel 2017. Tuttavia, ciò che ha reso Jane conosciuto in tutto il mondo è stata un’immagine scattata durante la partita di Supercoppa UEFA a Skopje, dove Jane imitar il suo idolo Ronaldo. L’impresa è diventata virale sui social media e i mezzi d’informazione locali. La foto è stata anche postata sul profilo Instagram della UEFA, contribuendo a rendere famoso il piccolo eroe in tutto il mondo. In seguito la UEFA ha creato un breve video promozionale con Jane nell’ambito del loro programma “Equal game”.

Jane ritratto nell’ambito di una campagna per l’inclusione delle persone con malattie rare

Jane è un bambino che ama giocare con gli amici, partecipare a eventi di famiglia e andare a scuola. È diventato un esempio di ispirazione per molte persone con e senza disabilità. Con la famiglia Jane ha lanciato di propria iniziativa una campagna per l’inclusione delle persone con malattie rare nella vita sociale in Macedonia, diventando un simbolo della lotta per l’inclusione.

La sua saggezza – e la mia visione

“Ho una malattia muscolare che mi impedisce di camminare” ha detto Jane.“Voglio dire a tutto il mondo che tutti sono uguali e che le persone con disabilità possono fare le stesse cose alla pari degli altri. E anche laddove non ci riescano, ciò non significa che non siano in grado di godersi la propria vita”.

È sorprendente come un bambino alle prese con l’ingiustizia e la spietatezza della vita in così tenera età possa avere una simile consapevolezza e motivazione.

Il merito di tutto ciò è racchiuso solo nella personalità straordinaria di Jane o ha a che fare con qualcos’altro? Mi piace credere che la ragione non risieda solo nella sua incredibile determinazione o nell’impegno e sostegno che riceve dalla sua fantastica famiglia. Voglio credere che sia anche la società a diventare più consapevole e più aperta alla diversità.

Jane mentre partecipa a una corsa in Macedonia

Forse tutte le campagne, le convenzioni e le organizzazioni che si battono per l’inclusione delle persone con disabilità hanno aiutato. Forse è arrivata l’ora di accettare e coltivare rapporti con persone diverse da noi o semplicemente gli individui chiamati disabili.

Tutti sanno che Jane non può correre, ma sa difendere. Ha bisogno di una mano per andare a letto, ma sa parlare correntemente inglese. È disabile? Ebbene, allora ai miei occhi anche il ragazzino della porta accanto che fa fatica a imparare le lingue straniere è disabile. O io stessa, che sono una frana con la matematica.

“Quando gioco a calcio, mi sento uguale agli altri, mi sento bene perché posso partecipare al gioco” dice Jane. “Mi fa sentire bene poter condurre la mia squadra, poter vincere ed essere il capitano. Sono felice quando vinciamo, e sono triste quando perdiamo”.

Studi scientifici hanno dimostrato che l’esclusione sociale può avere ripercussioni anche sulla salute fisica. Quanto è importante per voi la partecipazione sociale nella vostra vita?

[traduzione del post originale in inglese]

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