Quanto è impegnativo uscire con una persona con o senza disabilità?
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- 14 febbraio 2018
- kitwan
Quanto è impegnativo uscire con una persona con o senza disabilità?
Uscire con un disabile: un dilemma tutt’altro che nuovo. In un’epoca in cui le tecnologie ausiliarie e le cure mediche emergono e si evolvono incessantemente, la maniera in cui le persone non disabili percepiscono gli individui con disabilità pare evolversi in maniera molto più cauta. Dubbi e malintesi riguardo le disabilità continuano a inficiare l’emergere di relazioni tra persone con e senza disabilità che non hanno nulla da invidiare in termini di romanticismo e prosperità alle coppie senza disparità.
Tre persone con disabilità del Regno Unito hanno condiviso con il quotidiano britannico “The Guardian” le proprie esperienze in materia di incontri online e di persona. Come molti altri, hanno tentato la fortuna cercando un partner sulle piattaforme di incontri online. Molti di loro sono attanagliati dai medesimi dubbi: alcuni esitano a pubblicare una foto profilo che renda evidente la propria disabilità, altri invece si domandano quale sia il momento migliore per rivelarne l’esistenza alla persona del cuore.
L’aspetto peggiore è che l’esito è raramente positivo indipendentemente dal momento scelto per la confessione. Difficilmente infatti si guadagnano punti onestà rivelando la propria disabilità sin dall’inizio. La maggior parte degli individui senza disabilità perde il proprio interesse, oppure, come citato nell’articolo, teme che la controparte disabile non sia in grado di avere rapporti sessuali.
Con un pizzico di fortuna l’incontro online può andare a buon fine. Tuttavia, non tutti sono abbastanza fortunati da riuscire a dare un seguito alla relazione anche nel mondo reale. Una signora ha raccontato al quotidiano la terribile esperienza vissuta al primo appuntamento con un ragazzo dopo avervi intrattenuto una corrispondenza online per otto mesi. Durante il loro primo (e ultimo) appuntamento in carne e ossa il ragazzo si è lasciato andare a commenti su quanto grave fosse la sua disabilità: “Suvvia tesoro, avevi detto che zoppicavi e che fosse lieve, ma qui si va ben oltre lo zoppicare e ben al di là di un disturbo lieve! Non c’è via di scampo dalla tua condizione!”.
Potete trovare altri momenti imbarazzanti vissuti durante incontri tra persone con e senza disabilità nell’articolo: “Disabled dating on Tinder: People ask if I can have sex”.
Di fatto non è sorprendente che nel corso degli appuntamenti le persone senza disabilità possano rivelarsi deludenti agli occhi degli individui disabili. Secondo una ricerca condotta nel 2015, meno del 10% dei britannici privi di disabilità ha rivelato di aver preso l’iniziativa per uscire o di essere uscito con una persona disabile. Molti sono scoraggiati dalla propria mancanza di conoscenza riguardo alle disabilità e temono di incappare in situazioni imbarazzanti in compagnia di una persona disabile.
Si tratta di una preoccupazione comprensibile. Io per esempio continuo a maturare conoscenze sul mondo della disabilità, soprattutto grazie al mio lavoro presso la Ricerca svizzera per paraplegici dove incontro quotidianamente persone in carrozzina. Per quanto io non abbia contatti personali regolari con loro, ero convinta di poter abilmente gestire il mio rapporto con loro fino a poco fa.
Ora, però, condivido l’ufficio con un nuovo collega in carrozzina. Tutto pare procedere bene e ho l’impressione che c’intendiamo a meraviglia. Eppure rimango sorpresa di quanto inadeguata mi senta a volte vicino a lui. Per esempio, l’altro giorno ho pensato: “Il mio collega pare aver bisogno di aiuto. Dovrei aiutarlo? Forse è solo una mia impressione e non ha bisogno di aiuto. Non chiederebbe forse aiuto se ne avesse davvero bisogno?”.
Com’è difficile conciliare il desiderio di trattare il proprio collega in carrozzina alla pari degli altri colleghi, senza però sapere esattamente quando e come prendere l’iniziativa! Questa esperienza mi ha aiutato a capire che promuovere la consapevolezza sulla disabilità rappresenta solo un primo passo. Il grande balzo in avanti consiste nel creare maggiori opportunità di interazione tra le persone con e senza disabilità, nell’imparare a socializzare e nell’aiutarsi l’un l’altro!
Quali suggerimenti avete per avvicinare maggiormente le persone con e senza disabilità? Quali sono le vostre esperienze in materia di appuntamenti con persone non disabili? Siamo curiosi di conoscere le vostre prospettive. Buon San Valentino!
[traduzione del post originale in inglese]