Montagneuse, mais malgré tout très accessible en fauteuil roulant et commode
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- 31 ottobre 2017
- fritz
Nonostante la ricca presenza di montagne, la penisola iberica è una destinazione pratica e a misura di carrozzina
La pubblicità è solita presentarci la Spagna come una destinazione turistica costellata da vaste spiagge di sabbia e aranceti. Ciò vale certamente per la costa che si estende da Gibilterra sino al confine con il Portogallo o per il caldo litorale che corre tra Barcellona e Alicante. Eppure la Spagna, dopo la Svizzera e la Norvegia, rappresenta il terzo paese più montagnoso d’Europa. In molti tratti le coste sono rocciose e formano baie pittoresche, ma anche difficilmente accessibili. Il centro del paese, con la capitale Madrid, per lo più pianeggiante, si trova su un altopiano (meseta), dal quale si ergono anche catene montuose.
Ritengo personalmente che, nonostante la topografia non sempre favorevole, la Spagna sia il migliore paese in Europa in termini di accessibilità in carrozzina. Non è sempre stato così, tuttavia l’infrastruttura ha conosciuto un netto miglioramento nel corso del boom edilizio degli ultimi 40 anni. L’ingresso nell’Unione europea nel 1986 ha accelerato ancora di più questo processo. La modernizzazione a livello edilizio concorre all’applicazione dell’articolo 49 della Costituzione democratica della Spagna del 1978, che esorta le autorità a fare tutto ciò che è in loro potere affinché le persone disabili possano fruire equamente degli stessi diritti riservati a tutti gli altri cittadini.
Così nella Spagna di oggi anche le birrerie e i locali più sordidi sono dotati di bagni per disabili, gli alberghi in qualunque fascia di prezzo hanno stanze adeguate ai bisogni degli ospiti in carrozzina e pressoché qualunque villaggio dispone di taxi adaptado, ovvero taxi accessibile anche in carrozzina: veloce, pratico, e senza alcun costo aggiuntivo. Infine qualsiasi sito che sia in qualche modo di interesse pubblico è dotato di rampe di accesso, che si tratti di chiese, spazi verdi, spiagge balneabili, musei, teatri, cinema, alberghi, ristoranti o supermercati.
Questo idilliaco quadro ha trovato conferma anche durante il nostro breve viaggio di piacere a inizio ottobre: dopo essere atterrati a Malaga, sulla Costa del Sol, abbiamo macinato 60 chilometri di costa in direzione est, naturalmente su un taxi adaptado, giungendo nel pittoresco comune di Nerja. Collocata su un’elevazione rocciosa alta circa 15 metri di fronte al mare, la località ospita dal 1963 il moderno Parador de Nerja, un albergo a 4 stelle molto accogliente, facente parte della rinomata catena alberghiera parastatale Paradores de España. Già vent’anni fa, quando ci recammo lì per la prima volta con le nostre due figlie, la struttura era estremamente funzionale e offriva una vista impareggiabile sul Mediterraneo. Anche oggi tutto è perfetto. Le stanze 401 e 402 sono accessibili in carrozzina, dispongono di una grande sala da bagno dotata di sostegni e sedile per la doccia. Le stanze danno direttamente sul grande giardino sovrastante il mare, che infonde serenità e contemplazione. Un ascensore con accesso diretto sul livello del mare saprà accontentare anche i più esigenti: appena scesi, si apre ai propri piedi un’incantevole spiaggia pubblica. Anche i piccoli ristoranti e bar trasmettono un’atmosfera invitante. La nostra offerta individuale prevedeva il volo da Basilea e otto pernottamenti per 2680 franchi. Nulla da eccepire: la colazione era servita direttamente in stanza!
Il villaggio, con la sua estesa area pedonale, offre un’ampia scelta di negozietti e ristoranti, di cui tre vantano un’offerta culinaria più creativa e costosa. Degni di nota sono i ristoranti Sollun, Oliva e Pata Negra, tutti facilmente accessibili e con un’atmosfera rilassata. La España rimane pertanto non solo la destinazione delle rampe, Rampaña, ma anche della buona cucina.
Link albergo Parador de Nerja: http://www.parador.es/de/paradores/parador-de-nerja.
[traduzione del post originale in tedesco]