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- 06 giugno 2024
Lo scopo di un’alimentazione sana non è soltanto coprire il fabbisogno di sostanze nutritive, ma riuscire a combinare le esigenze della salute, rispettando i propri gusti e le proprie abitudini alimentari e dando il giusto risalto al piacere della tavola.
Nelle varie fasi della riabilitazione e della vita delle persone con lesione midollare è importante evitare un’alimentazione errata e le sue conseguenze dannose. Il fabbisogno di sostanze nutritive è individuale e può modificarsi nel corso di una riabilitazione o di fronte a una complicazione, perciò anche l’apporto alimentare deve adeguarsi alle circostanze individuali.
Malnutrizione
La malnutrizione è causata da un apporto insufficiente di sostanze nutritive. Al corpo viene quindi a mancare qualcosa. Anche le persone in sovrappeso possono soffrire di malnutrizione, per esempio quando hanno problemi riguardo al fabbisogno di una specifica sostanza (spesso proteine, sali minerali e vitamine).
Possibili cause
- Mancanza di appetito
- Disturbo della deglutizione (disfagia)
- Situazioni di stress psichico
- Aumento del fabbisogno di sostanze nutritive dovuto a malattia oppure complicanze di tipo medico (p. es. ferite)
- Alterazioni del metabolismo a causa dello stress
Possibili conseguenze
- Riduzione dello stato di salute generale
- Perdita di massa muscolare e quindi di forza, che a lungo andare può causare una riduzione della mobilità
- Riduzione delle difese immunitarie, vulnerabilità a malattie/infezioni
- Peggioramento delle condizioni della pelle, rischio di lesioni da decubito, cattiva cicatrizzazione delle ferite
- Difficile gestione intestinale
Sovrappeso o aumento di peso in persone che hanno recentemente subìto una lesione midollare
Per le persone mielolese il sovrappeso può avere conseguenze gravi.
Possibili cause
- Ridotto movimento
- Perdita di massa muscolare
- Diminuzione del dispendio energetico a riposo (metabolismo basale) a causa della perdita di massa muscolare
- Fattori psichici come solitudine, frustrazione, stress, ecc.
Possibili conseguenze
- Difficoltà nei trasferimenti, riduzione della mobilità
- La sedia rotelle o altri ausili realizzati su misura diventano stretti
- Lesioni da pressione
- Riduzione dello stato di salute generale
- Complicazioni metaboliche come il diabete mellito tipo 2 o disturbi del metabolismo dei grassi
Prevenire la malnutrizione e il sovrappeso
L’alimentazione quotidiana dovrebbe essere possibilmente varia ed equilibrata. Un’alimentazione equilibrata consiste di almeno tre porzioni di verdura, due porzioni di frutta, tre porzioni di latticini e una porzione di carne, pesce, uova o tofu al giorno. Il «piatto equilibrato» è un modello che permette di aiutare a comporre dei piatti sani nella vita di tutti i giorni. Si consiglia di integrare i tre gruppi alimentari in ogni pasto, consumando verdura e/o insalata, una fonte proteica e una quantità di farinacei adeguata alle attività svolte. A causa dell’assenza di massa muscolare, le persone con lesione midollare hanno un fabbisogno calorico minore. Per evitare il sovrappeso, non bisognerebbe consumare abbondanti quantità di alimenti ricchi di calorie e carboidrati, quali ad esempio contorni ricchi di amido, dolciumi oppure alimenti ricchi di grassi. Per tenere sotto controllo il peso senza bilancia è possibile utilizzare una cintura, un metro a nastro o dei capi d’abbigliamento di riferimento.
Il giusto equilibrio: Il modello del piatto equilibrato può aiutare a mantenere in equilibrio le varie componenti del pasto. Per aumentare la quantità di frutta e verdura ingerita, può aiutare consumare insalate come antipasto o contorno e dessert di frutta invece di dessert normali.
Problemi di digestione
Nei capitoli precedenti sulla gestione della funzione intestinale la tematica dell’alimentazione è già stata menzionata più volte. Qui di seguito verrà esposto più nel dettaglio l’influsso dell’alimentazione sulla gestione intestinale.
Possibili cause dei problemi di digestione
- Ridotta motilità intestinale a causa della lesione midollare
- Ridotto movimento
- Intolleranze alimentari preesistenti
- Effetti collaterali di farmaci
- Spasticità e dolori
- Aspetti psichici, sociali e culturali
Possibili conseguenze dei problemi di digestione
- Meteorismo (o flatulenza)
- Costipazione
- Diarrea
- Incontinenza fecale
- Alvo irregolare o variabile
- Malessere generale
I cibi ricchi di fibre alimentari, quali frutta, verdura, frutta essiccata, prodotti integrali, legumi, noci e semi, possono influenzare positivamente la gestione intestinale.
Prevenire i problemi di digestione
A causa della ridotta attività intestinale e del minore movimento, le persone con lesione midollare tendono a soffrire di costipazione, di irregolarità intestinali, di incontinenza fecale o gonfiore addominale. L’alimentazione sana ed equilibrata sta alla base di una buona funzione intestinale.
Per prevenire la costipazione o la disidratazione del corpo in caso di diarrea, è importante badare a un apporto sufficiente di liquidi (1,5 – 2 l di bevande non zuccherate al giorno).
Le fibre alimentari in particolare hanno un grande influsso sulla digestione. Sono ricchi di fibre alimentari la frutta e la verdura fresca, la frutta essiccata, i prodotti integrali, i legumi, i fiocchi d’avena nonché le noci e i semi. Assumere quotidianamente piccole quantità di sostanze rigonfianti e fibre quali semi di lino o di chia può comportare un aumento della massa delle feci e quindi agevolare la motilità intestinale. Affinché le fibre alimentari possano svolgere la loro funzione, al contempo è importante bere a sufficienza. La quantità e la frequenza con cui si assumono le fibre alimentari deve sempre essere adattata individualmente e non dovrebbe superare i 20 – 25 g di fibre alimentari al giorno.
In genere non è sufficiente adeguare l’alimentazione per tenere sotto controllo i disturbi causati dal cosiddetto intestino neurologico (una serie di problemi di digestione causati dalla lesione midollare). Grazie a un adeguato programma farmacologico a base di lassativi orali e/o rettali è possibile ottenere un alvo regolare.
Lesioni da decubito
L’insorgere di lesioni da decubito può avere a che fare con l’alimentazione.
Infatti, una lesione da pressione è favorita da:
- carenza di determinate sostanze nutritive (spesso proteine, zinco, vitamina D, vitamina C)
- sovrappeso/sottopeso
Se al corpo mancano queste sostanze nutritive o se si è in sovrappeso o sottopeso, ciò può condizionare fortemente la cicatrizzazione e la lesione da decubito.
Ciò può avere le conseguenze seguenti:
- cattiva cicatrizzazione delle ferite
- dolori
- immobilizzazione
- degenza ospedaliera prolungata
- ev. interventi chirurgici
Prevenire le lesioni da pressione o favorire la cicatrizzazione
Al fine di prevenire le lesioni da pressione o di favorire in maniera ottimale la cicatrizzazione di una ferita, il corpo necessita di un apporto sufficiente o talvolta anche aumentato di determinate sostanze nutritive. In presenza di una lesione da pressione, ad esempio, l’organismo ha bisogno di un maggiore apporto di proteine. I generi alimentari particolarmente ricchi di proteine e ben digeribili sono soprattutto di origine animale. Ad esempio, sono ottime fonti proteiche animali la carne magra, i latticini e le uova. Ma anche alcuni prodotti vegetali, quali legumi, noci, soia e altri prodotti sostitutivi della carne contengono quantità considerevoli di proteine.
A scopo di prevenzione delle lesioni da pressione e di agevolare la cicatrizzazione, bisognerebbe badare ad assumere una componente proteica con ogni pasto. Questa eventualmente può essere sostituita o integrata da un preparato proteico disponibile in commercio oppure un alimento arricchito con proteine.
Prima di procedere con un’eventuale sostituzione mediante un supplemento nutrizionale, i valori delle vitamine e dei micronutrienti che promuovono la cicatrizzazione andrebbero verificati mediante un esame del sangue.
Cibi ricchi di proteine quali carne, pesce, tofu, uova, latticini e legumi.
Alimentazione e vecchiaia
Con l’avanzare dell’età, il metabolismo nonché il senso del gusto e della sete subiscono dei cambiamenti. Così ad esempio in genere cala anche il fabbisogno energetico (fabbisogno calorico), mentre il fabbisogno nutritivo (in particolare di vitamine e sali minerali) rimane invariato o addirittura aumenta (ad esempio proteine). Per questo motivo si incorre un rischio maggiore di registrare un apporto insufficiente di sostanze nutritive (malnutrizione) o di liquidi. È quindi importante selezionare consapevolmente gli alimenti e assumere pasti regolari distribuiti sull’arco della giornata.
Terapia e consulenza alimentare
Le persone con una lesione midollare dovrebbero seguire gli stessi principi nutrizionali delle persone sane.
In caso di disturbi o domande possono rivolgersi a uno specialista della nutrizione. La terapia e la consulenza nutrizionale fanno il punto dello stato nutrizionale e forniscono un’assistenza specialistica individuale per seguire con successo un’alimentazione adattata.
Demande frequenti
Esiste una dieta specifica per le persone con lesione midollare?
In linea di principio non c’è una dieta specifica. Valgono le raccomandazioni per un’alimentazione sana ed equilibrata che garantiscano un apporto sufficiente di tutte le sostanze nutritive. A differenza delle persone in grado di camminare, è raccomandato un apporto leggermente inferiore di fibre alimentari, ovvero circa 20 – 25 g al giorno.
Inoltre, determinate malattie concomitanti o complicazioni (quali ad esempio lesioni da pressione) richiedono un maggiore apporto proteico.
Cosa cambia nell’organismo a seguito di una lesione midollare?
L’assenza di innervazione e movimento fa diminuire la massa muscolare. Ciò significa che diminuisce anche il metabolismo basale e il fabbisogno di calorie.
Posso ancora mangiare tutto?
Certo, può ancora mangiare tutto. Come per le persone non mielolese, il fattore decisivo è la quantità. Siccome il fabbisogno energetico è diminuito, è importante consumare solo piccole quantità di alimenti ricchi di calorie (quali bevande zuccherate, snack o dolci). Inoltre consigliamo di osservare bene il proprio corpo al fine di individuare eventuali intolleranze.
È necessario assumere integratori alimentari?
Se si segue una dieta varia ed equilibrata non occorre prendere supplementi¹. In alcune situazioni, per esempio se aumenta il fabbisogno durante una malattia o qualora insorgesse una lesione da decubito, oppure se è diagnosticata una carenza nel sangue, un supplemento può aiutare o essere necessario, al fine di coprire il fabbisogno necessario.