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Vita quotidiana e mobilità

Riabilitazione della funzione di braccia e mani nelle persone tetraplegiche

Nelle persone con para-tetraplegia che sono in carrozzina, braccia e mani devono assumersi in gran parte le funzioni delle gambe. Di conseguenza è importante prendersene cura, allenarle e stimolarle il più possibile sin dall'inizio.

Gli elementi di una riabilitazione ottimale degli arti superiori sono:

  • posizionamento degli arti superiori
  • mano funzionale
  • addestramento funzionale e attività della vita quotidiana (AVQ)
  • stimolazione elettrica funzionale
  • robotica
  • interventi chirurgici per migliorare la funzionalità

Posizionamento degli arti superiori

Nelle persone con tetraplegia è di vitale importanza il posizionamento sia a letto sia in carrozzina immediatamente dopo la lesione del midollo. A seconda del livello della lesione e dell'innervazione viene definito un sistema di posizionamento individuale. Il posizionamento serve per prevenire le contratture e il dolore.

Mano funzionale

Lo sviluppo di mani funzionali è un elemento fondamentale della fase iniziale del trattamento dei pazienti tetraplegici. Il posizionamento è teso a promuovere la lunghezza ideale di muscoli, tendini e legamenti per consentire l'effetto tenodesi. Attraverso il posizionamento si mira ad accorciare volontariamente i muscoli flessori delle dita e se possibile ad evitare una mano piatta o ad artiglio. La mano funzionale consente una presa con una mano sola anche in assenza di muscolatura nelle dita.

Addestramento funzionale e attività della vita quotidiana (AVQ)

L'apprendimento della coordinazione braccio-mano e l'uso della mano funzionale vengono stimolati intensamente attraverso un training funzionale per tutta la durata della riabilitazione precoce. Se viene a mancare una funzione, si elaborano strategie sostitutive di compensazione. Nel trattamento possono essere integrati anche concetti per il trattamento terapeutico neurologico come il metodo Bobath o la tecnica di stretching PNF (facilitazione neuromuscolare propriocettiva).

5180 Bobath

Metodo Bobath

5181 PNF 2 min

Tecnica di stretching PNF (facilitazione neuromuscolare propriocettiva)

Per l'esecuzione di attività quotidiane come mangiare, scrivere, aprire lettere ecc. si apprendono diverse tecniche di presa. Spesso è necessario ricorrere all'impiego di ausili meccanici, talvolta costruiti su misura (per es. dal servizio di ergoterapia o dal laboratorio ortopedico). L'impiego di questi ausili richiede un'intensa esercitazione.

5183 angepasste Hilfsmittel Gabel 2 min

5184 angepasste Hilfsmittel Löffel min

5185 angepasste Hilfsmittel Schlüssel min

Ausili adattati: forchetta, cucchiaio, chiave

Stimolazione elettrica funzionale

La stimolazione elettrica funzionale e terapeutica (SEF) è una tecnologia che agisce indirettamente sui muscoli mediante l'erogazione di impulsi elettrici ai nervi. Questa tecnica può

sostenere il rafforzamento di singoli muscoli o contribuire a raggiungere un nuovo equilibrio funzionale tra i muscoli flessori ed estensori così da rendere possibile la presa.

5187 Elektrostimulation 1 min

5188 Elektrostimulation 3 min

Stimolazione elettrica funzionale (SEF)

Robotica

L'offerta terapeutica è integrata da dispositivi robotici come ArmeoPower o ArmeoBoom. Gli esercizi ripetitivi e mirati all'esecuzione di un compito sono concepiti per facilitare il recupero delle capacità motorie. I dispositivi, però, servono solo da sostegno quando la forza non è sufficiente. I dispositivi robotici ampliano l'estensione attiva del movimento e allenano forza e resistenza. Alcune delle sessioni terapeutiche possono essere eseguite autonomamente. Tuttavia, per montare e smontare il dispositivo e per garantire l'esecuzione di movimenti fisiologici è necessaria la sorveglianza di un terapista.

5190 ArmeoPower 1

ArmeoPower (veduta frontale)

5191 ArmeoPower 3

ArmeoPower (veduta posteriore)

Interventi chirurgici per migliorare la funzionalità

La perdita di funzioni delle braccia e delle mani, con conseguenze dirette sulle loro capacità di autonomia, ha una grande influenza sulla qualità di vita dei tetraplegici. Con interventi chirurgici mirati è possibile ripristinare parte di queste funzioni.

Durante la visita in una clinica specializzata, un team interdisciplinare (chirurgo della mano del tetraplegico, specialista in paraplegia, fisioterapista, ergoterapista) valuta i diversi aspetti neurologici, funzionali e psicologici per proporre e discutere opzioni chirurgiche adeguate. Tuttavia, siccome la muscolatura e la sensibilità possono modificarsi sostanzialmente nell'anno successivo al traumatismo, l'eventuale operazione in genere è eseguita soltanto dopo un anno.

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