Quali sono i suoi benefici per le persone con paralisi spinale?
- 3 minuti di lettura
- 23 maggio 2020
- Simea_
Quali sono i suoi benefici per le persone con paralisi spinale?
Le persone con para e tetraplegia devono spesso convivere con spasticità e mobilità limitata. La terapia acquatica può apportare benefici che gli esercizi a terra non sono in grado di garantire?
Gli attuali approcci terapeutici per le contratture e la spasticità sono:
- Fisioterapia
- Farmaci
- Movimento attivo
- Terapia del caldo / freddo
- Stimolazione elettrica
- Interventi chirurgici (ortopedici e neurochirurgici).
Un tipo particolare di fisioterapia è la terapia acquatica. Questo approccio può infatti aiutare ad alleviare i sintomi spastici e ridurre la quantità di farmaci da somministrare.
Benefici dell’acqua
- Quando si è immersi nell’acqua fino alle spalle, il peso corporeo è solo un decimo di quello sulla terraferma grazie alla spinta dell'acqua. Questo alleggerisce le articolazioni. Inoltre, i movimenti difficili o addirittura impossibili sulla terraferma possono essere eseguiti più facilmente.
- La pressione dell'acqua ha un effetto positivo sulla circolazione sanguigna, sul metabolismo e sulla respirazione: promuove infatti il ritorno del sangue e dei fluidi linfatici al cuore e stimola gli organi respiratori grazie alla sua pressione.
- Il contatto con l’acqua rilassa i muscoli attraverso i ricettori della pelle.
- La forza di resistenza dell'acqua riduce il rischio di caduta. Grazie ai tempi di reazione più lunghi, le difficoltà di equilibrio sono più facili da ammortizzare. Anche in caso di perdita dell'equilibrio, la caduta avviene più lentamente.
L’essenziale a un colpo d’occhio
Si raccomanda di effettuare la terapia acquatica in acqua accompagnati da un fisioterapista per creare un programma individuale e per garantire la sicurezza in acqua. Anche in caso di incontinenza o di ferite aperte si può discutere l’eventuale prosieguo con lo specialista.
Il prerequisito per i seguenti esercizi è una stabilità sufficiente per poter mantenere una posizione eretta in acqua. Questa posizione può essere assunta da seduti o - se sono presenti capacità di deambulazione - in piedi. La possibilità di eseguire gli esercizi a parità di efficacia dipende anche dall'altezza e dalla gravità della lesione al midollo spinale. Non forniamo deliberatamente alcuna informazione sull'altezza dell'acqua, sulle serie e sul numero di ripetizioni, in quanto questi variano a seconda delle condizioni e degli obiettivi individuali.
Esempi per esercizi attivi
Esercizio del tronco
Posizione di partenza:
- seduti su un tubo di gommapiuma o una tavola
- busto in posizione eretta
Posizione finale:
- uno o entrambe le braccia tese di lato
- cercare di mantenere la posizione eretta
Esercizio di supporto
Posizione di partenza:
- seduti o in piedi, busto eretto (eventualmente appoggiati al bordo della piscina)
- manubri in schiuma in una o entrambe le mani accanto all'anca
- gomiti tesi
Posizione finale:
- lasciare che il manubrio salga fino a quando il gomito non tocca la superficie dell'acqua, quindi immergere nuovamente il manubrio con forza
- busto rimane in posizione eretta
Esercizio del tronco combinato con l'esercizio del braccio
Posizione di partenza:
- seduti o in piedi, tronco eretto (eventualmente appoggiati al bordo della piscina)
- manubri in schiuma in una o entrambe le mani
- braccia sott'acqua, gomiti sul corpo
Posizione finale:
- allungare alternativamente un manubrio in avanti e tirarlo indietro
- durante il movimento di ritorno impugnare il manubrio con ancora più forza
- il busto rimane eretto
Nuoto a dorso
Posizione di partenza:
- posizione a pancia in su, con il terapeuta che sostiene la schiena, eventualmente con l’aiuto di un tubo di gommapiuma
- braccia vicino all’anca
Posizione finale:
- portare le braccia con un movimento circolare sopra la testa e indietro vicino ai fianchi
- il bacino rimane sulla superficie dell’acqua
A cosa si deve ancora fare attenzione?
Non tutte le persone si sentono a proprio agio in acqua. Solo chi si immerge regolarmente e con piacere in acqua otterrà un successo a lungo termine.
La scelta di un luogo adatto per eseguire la terapia acquatica è fondamentale, soprattutto se si fa affidamento alla carrozzina per i propri spostamenti. Il luogo ideale è una vasca accessibile in carrozzina con montacarichi per il trasferimento in acqua. Tuttavia, poiché solo poche piscine sono accessibili, potrebbe essere necessario mostrare flessibilità e, ad esempio, trasferirsi a terra. Si dovrebbe anche chiarire in anticipo se in piscina è disponibile un sedile doccia pieghevole o accessibile in carrozzina.
La temperatura ideale dell'acqua viene percepita in modo diverso da persona a persona. I bagni terapeutici sono di solito leggermente più caldi per prevenire reazioni indesiderate come l'aumento della spasticità.
La terapia dell'acqua può migliorare la mobilità, l’andatura e la spasticità. Le proprietà dell'acqua creano un ambiente pratico per esercitare determinate abilità.
Avete già fatto esperienza con la terapia acquatica? Riuscite a immaginarvi di provare questa cura?