I supereroi dei fumetti sono proprio come noi… ma quanti supereroi hanno delle disabilità?
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- 23 settembre 2020
- SimoG
I supereroi dei fumetti sono proprio come noi… ma quanti supereroi hanno delle disabilità?
Chi è il primo supereroe che vi viene in mente? Sono sicuro che molti di voi stanno pensando a Superman, Batman o all’Uomo ragno…
Certo, sono sicuramente i più famosi, ma non tutti i supereroi hanno fisici perfetti, una mente geniale o uno spiccato senso dell’umorismo, e soprattutto non tutti i supereroi hanno super poteri. La verità è che quasi tutti i supereroi dei fumetti, cartoni animati o film sono… umani!
Per l’industria fumettistica, presentare i supereroi come esseri umani come me e voi rappresenta la chiave del successo. Per questo oggi i supereroi provengono da gruppi etnici differenti, hanno diversi orientamenti sessuali, confessioni religiose ecc., motivo per cui anche la lesione spinale non poteva non figurare nella lista.
Charles Xavier a.k.a. Professor X
X-men è il fumetto per eccellenza per quanto concerne la presentazione intenzionale di minoranze e questioni sociali. Questa serie di fumetti fu creata nel settembre del 1963 e non ha mai smesso di pubblicare nuove storie, diventando così famosa da ispirare una moltitudine di cartoni, serie e film. Considerato il gran numero di storie e la complessità delle trame, cercare di raccontare la storia di un X-men è più difficile che spiegare una telenovela messicana, ma proviamoci comunque:
il personaggio più importante e influente degli X-men è il loro leader e mentore, Professor X. Nato Charles Francis Xavier nel 1939, scopre i propri poteri telepatici all’età di 10 anni. Questa abilità lo rende un mutante, ovvero una sottospecie di esseri umani dotati di superpoteri attivati dal cosiddetto “gene X”. A causa dell’immensa energia psichica emanata dalla sua testa, Charles diventa calvo già in giovane età.
Crescendo Charles impara a controllare il suo potere e diventa il più potente telepate del mondo. Oltre a possedere questi poteri è un genio per natura. Si laurea all’Università di Harvard a 16 anni e continua a studiare genetica, biofisica, psicologia, antropologia e psichiatria a Oxford e alla Columbia University.
Ha prestato inoltre servizio presso l’esercito statunitense, dove incontra per la prima volta Erik Lehnsherr che in seguito diventerà “Magneto”, uno degli antagonisti della saga. Durante una missione nell’Himalaya, una frana rende paraplegico Charles. Esistono anche altre versioni del medesimo incidente, ad esempio nel film “X-Men - L'inizio”, una pallottola deviata da Magneto colpisce Charles alla schiena.
Dopo l’incidente, Charles ripensa al suo sogno di creare un mondo in cui i mutanti e gli umani possono coesistere pacificamente. Così apre la “Scuola per giovani dotati”, una tenuta dove i giovani mutanti possono vivere in pace, studiare e imparare a usare i propri poteri a fin di bene. Gli studenti più talentuosi andranno poi a formare gli X-men, un gruppo di mutanti capeggiato da Charles nei panni del “Professor X” che lotta contro altri mutanti spinti da intenzioni criminali.
Barbara Gordon a.k.a. Batgirl
Batman è così famoso che anche personaggi secondari come Robin, il maggiordomo Alfred e Batgirl sono conosciuti da persone che non leggono fumetti. Così ogni singolo seguace della serie è rimasto scioccato nel vedere Batgirl colpita da una pallottola e lasciata paralitica dal Joker nel numero “Batman: The Killing Joke”, ma procediamo per ordine...
La giovane Barbara Gordon è nipote del Commissario di Gotham Jim Gordon, l’unico agente di polizia a collaborare con Batman. La giovane donna è dotata di fine intelligenza e spiccate abilità nella ginnastica. È così ossessionata da Batman da creare da sola il proprio costume e lanciarsi nella lotta contro il crimine imitando il suo idolo. Una notte riesce a salvare l’alter ego di Batman, Bruce Wayne, da un assassino e incomincia a farsi chiamare Batgirl. Impressionato dalle capacità della ragazza, Robin convince Batman a integrarla nella cosiddetta Bat family.
Il personaggio ha riscosso enorme successo al suo lancio, ma col passare del tempo la sua visibilità è diminuita, ed è proprio lì che il Joker - o meglio, i suoi scrittori - l’hanno quasi “uccisa”. Eppure, l’amore per quest’eroina era così forte che gli autori l’hanno resuscitata in veste di personaggio con disabilità.
Barbara dedica il suo tempo a sviluppare uno dei sistemi informatici più complessi e potenti al mondo, in grado di accumulare un’enorme mole di informazioni. Con la sua nuova identità di Oracle continua a lavorare per la Bat family e fonda la sua propria squadra di super eroine, le cosiddette “Birds of Prey”. Viene presentata come attraente, intelligente, in forma, indipendente - e in carrozzina.
La rappresentazione della disabilità nei fumetti
Come già detto prima, i fumetti cercano di essere uno specchio della nostra società. Sfortunatamente non sempre questa buona intenzione fa centro: alcuni lettori e gruppi di attivisti vedono la rappresentazione di alcuni personaggi come sessista, razzista, omofoba o anche abilista. La storia di Batgirl/Oracle, ad esempio, è stata addirittura bersaglio di due di queste critiche. Innanzitutto, dopo l’infortunio di Batgirl per mano di Joker, delle attiviste per il femminismo hanno affermato che la sua raffigurazione presentava una persona disperata, dipendente e vittima di una violenza sessualizzata.
Anche a causa di queste lamentele gli autori del fumetto hanno infine deciso di cambiare nuovamente il fato di Barbara: hanno infatti “curato” la sua paralisi facendola tornare come Batgirl. Ciò ha indisposto invece attivisti per la disabilità, che vi hanno visto un’opportunità mancata per approfondire il personaggio disabile di Oracle e superare lo stereotipo che molti hanno delle persone disabili come “asessuali”. Inoltre hanno criticato il fatto che Barbara fosse stata “curata” dalla sua paralisi, che potrebbe suggerire che stare in una carrozzina sia qualcosa di negativo che vada risolto, quando ciò non è ancora possibile nella realtà.
Altri supereroi disabili come Daredevil (reso cieco a causa di un incidente), Echo (sorda dalla nascita) o il già discusso Professor X sono apprezzati ovunque. Al contrario di ciò che capitò a Barbara Gordon, la maggior parte dei lettori non vuole vederli curati dei loro infortuni o disabilità.
“Tu sarai diverso, a volte ti sentirai un emarginato, ma non sarai mai da solo.”
Superman
Il mondo dei fumetti evolve costantemente, proprio perché le persone evolvono. Oggi, la diversità degli eroi dei fumetti sta assumendo sempre più importanza, rendendo più probabile che i lettori si identifichino con loro. Un esempio eccellente in questo senso è il personaggio di Black Panther, apparso di recente nei mezzi d’informazione a causa della morte del suo attore Chadwick Boseman. Forse è meno risaputo che esiste un Superman cinese, il supereroe omosessuale Colossus e la supereroina mussulmana Ms. Marvel.
In questo vasto mondo caratterizzato da una moltitudine personaggi dei fumetti, il Professor X e Oracle rappresentano delle persone con lesione midollare in ruoli positivi e attivi, che possono essere di beneficio soprattutto ai giovani per superare gli stereotipi legati alle persone con lesione spinale.
Che cosa ne pensate della rappresentazione delle persone con disabilità nei fumetti? Quali sono le vostre storie a fumetti e personaggi preferiti?