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Scienza

Rivoluzionare la mobilità per le persone in carrozzina

Speranza fondata o semplice miraggio?

Speranza fondata o semplice miraggio?

Nella nostra Community abbiamo in precedenza discusso di nuovi design per carrozzine, quali la carrozzina autonoma o quella estendibile verticalmente: basta una rapida ricerca su Google per trovare numerose altre tipologie. Le soluzioni innovative, creative, e talvolta anche alla moda abbondano, tutte votate a un’unica grande promessa: rivoluzionare la mobilità delle persone in carrozzina.

Di recente, sono rimasto incuriosito dalla carrozzina manuale Reagiro. Sviluppata da Reto Togni, designer svizzero diplomato presso il Royal College of Art di Londra, questa carrozzina vanta un sistema di sterzo che permette la trazione tramite una sola mano, con lo schienale che funge da volante. Ciò significa che l’altra mano rimane libera e può essere dedicata ad altro, come ad esempio tenere una tazza di caffé. Sono rimasta profondamente impressionata dalla documentazione del processo di creazione del design e dai video di dimostrazione del suo utilizzo.

Il processo di creazione del design del Reagiro

Certamente la mia formazione di sociologa priva di alcuna esperienza medica o pratica di utilizzo della carrozzina mi impedisce di dare un giudizio sull’adeguatezza di un simile design sotto una prospettiva, per l’appunto, sanitaria o utilitaria. Si tratta davvero di un’innovazione rivoluzionaria come penso? O è solo l’ennesima idea sofisticata ma insostenibile e impraticabile? Questo tema fu già dibattuto qualche tempo fa sul Forum. Johannes si è imbattuto in un commento piuttosto critico di un utente riguardo l’articolo pubblicato nel giornale Luzerner Zeitung su una carrozzina elettrica in grado di risalire le scale. Nel trafiletto l’utente metteva in dubbio la praticabilità di tale carrozzina per un uso quotidiano, bollandolo come un tipico esempio di dispositivo inutile sviluppato dall’ennesimo innovatore privo di disabilità e mosso da un eccesso di motivazione.

In definitiva, il progettista stesso afferma sul proprio sito come siano necessarie sperimentazioni cliniche per determinare se Reagiro è in grado di adempiere le proprie promesse. Tuttavia mi sono ritrovata a chiedermi: come reagite quando vi imbattete in una notizia del genere? Cercate maggiori informazioni a riguardo o ne parlate con un esperto sanitario? O si tratta semplicemente di notizie che non vi interessano?

Sono curiosa di sapere cosa ne pensate.

Auguro a tutti voi una splendida giornata,

Julia

[traduzione del post originale in inglese]

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