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- 08 aprile 2021
L’evacuazione delle feci (o alvo) dovrebbe avvenire a intervalli regolari di uno o due giorni, possibilmente sempre nello stesso momento della giornata. Mantenendo un ritmo regolare, si allena l’intestino a preservare o ristabilire il controllo sull’evacuazione intestinale.
Regolazione della defecazione
Alcune abitudini e attività possono contribuire a regolare l’alvo: ha l’abitudine di andare di corpo la mattina? Oppure preferisce la sera, quando ha abbastanza tempo a disposizione? Quali alimenti favoriscono la digestione? Che effetto hanno le bibite sulla digestione? Anche lo sport e il movimento regolare sono molto importanti nella regolazione del transito intestinale e l’alvo e bisogna pertanto tenerne conto. L’evacuazione intestinale è una cosa molto individuale, per esempio i periodi di stress o i viaggi sono noti per alterare il funzionamento del sistema digestivo.
Se i problemi sono ricorrenti, tenere un diario delle defecazioni può aiutare a valutare la situazione.
Metodi e tecniche di evacuazione
Esistono varie tecniche per evacuare le feci.
- Stimolazione rettale (solo in caso di paralisi spastica dell’intestino)
Con movimenti circolari del dito indice o medio, esercitando contemporaneamente una lieve pressione sulla parete intestinale (per almeno 30 secondi), è possibile attivare il riflesso di defecazione. - Evacuazione manuale dell’intestino
Tecnica che consiste nello svuotare manualmente il retto con l’uso del dito indice o medio. - Controllo manuale dell’ampolla rettale (palpazione di controllo)
Il controllo rettale serve a verificare che il retto sia vuoto, solitamente è eseguito dopo la manovra di evacuazione. Dato che con un deficit di sensibilità non si riesce a percepire quanto sia pieno il retto, il controllo andrebbe effettuato anche prima della manovra di evacuazione. Durante il controllo rettale vanno evitati movimenti circolari, altrimenti potrebbe attivarsi il riflesso di defecazione.
Tutte le tecniche che comportano la manipolazione dell’ano con le dita richiedono obbligatoriamente l’uso di un lubrificante, perché il rischio di ferimento è molto alto. In particolare bisogna andare molto cauti in presenza di ragadi anali ed emorroidi.
Misure di supporto
Lo svuotamento dell’intestino va eseguito preferibilmente seduti sul WC o sulla carrozzina da doccia (comoda), in modo da sfruttare la forza di gravità. Preoccuparsi di mantenere una posizione seduta rilassata tenendo i piedi appoggiati su un supporto stabile e non penzolanti.
Se lo svuotamento dell’intestino avviene a letto, va preferita la posizione sul fianco sinistro, dove l’evacuazione è facilitata dalla conformazione dell’intestino crasso.
Torchio addominale (pressione intra-addominale)
Per sostenere l’evacuazione è utile attivare la muscolatura addominale ancora conservata. La condizione è che le feci siano di consistenza normale. Se la muscolatura addominale è assente, le seguenti misure possono aiutare la defecazione:
- piegare in avanti il tronco;
- premere con le mani sul basso ventre.
Si raccomanda di accertare prima la pressione vescicale, dato che il torchio addominale fa aumentare anche la pressione nella vescica, influenzando la gestione della funzione vescicale.
Massaggio del colon
Il massaggio del colon è una forma di massaggio dell’addome. Può essere eseguito in posizione sdraiata o seduta ed è di aiuto dopo la somministrazione di una supposta o nella stimolazione digitale del retto.
- Il massaggio va eseguito con movimenti circolari in senso orario, ossia nella direzione del trasporto delle feci;
- si inizia nel quadrante in basso a sinistra, dove si trova il colon discendente;
- esercitando una lieve pressione con la mano piatta, le feci sono sospinte verso il retto;
- si amplia lentamente il movimento tratto per tratto verso l’alto lungo il lato sinistro dell’addome, sempre spingendo la massa fecale verso il retto, poi si passa alla regione del colon trasverso e infine al lato destro, dove si trova il colon ascendente;
- il massaggio del colon dura circa 10-20 minuti.
Somministrazione di supposte
- Per introdurle con maggior facilità, strofinare leggermente le supposte con le dita per riscaldarle oppure inumidirle con acqua (Lecicarbon). Non utilizzare vaselina né prodotti simili, poiché ne diminuiscono l’effetto.
- Collocare la supposta tra la parete intestinale e le feci. Se l’ampolla rettale è già piena di feci indurite, eventualmente eseguire prima uno svuotamento manuale.
- Rispettare i tempi d’azione della supposta, l’obiettivo è di raggiungere un’evacuazione che duri 30 minuti al massimo.
Consigli pratici
- Se si esegue l’evacuazione da seduti, collocare i piedi su un supporto solido al fine di scaricare il peso dal bacino.
- Il sedile del WC o della carrozzina da doccia dovrebbe essere imbottito per evitare lesioni da pressione.
Misure speciali per l’evacuazione intestinale
Irrigazione intestinale
L’irrigazione intestinale è una possibilità per evacuare l’intestino, quando con la supposta non si ottiene un risultato soddisfacente o se la manovra di evacuazione dura troppo a lungo (più di 30 minuti), oppure se non si ottiene continenza.
L’irrigazione intestinale è un tipo di lavaggio dell’intestino. Il metodo consiste nell’introdurre un catetere nell’ano attraverso il quale viene pompata dell’acqua a temperatura corporea nell’intestino. L’acqua provoca una dilatazione delicata dell’intestino che stimola i movimenti dell’intestino che trasportano la massa fecale verso il retto. L’irrigazione intestinale va eseguita seduti sul WC o sulla carrozzina da doccia (comoda). Oggi sono in commercio vari sistemi completi di irrigazione intestinale che facilitano l’applicazione.
Si rivolga al suo ambulatorio specializzato in lesione midollare se la sua gestione della funzione intestinale non è ottimale.
Il massaggio del colon non è efficace – cosa posso fare?
L’esecuzione del massaggio del colon non è del tutto semplice. Si raccomanda di farsi istruire da un esperto.
Se devo evacuare a letto, a cosa devo prestare attenzione?
La posizione ideale è stando coricati sul fianco sinistro. Si sconsiglia l’uso di una padella per il rischio di ulcere da decubito.
È normale impiegare più di un’ora per svuotare il retto?
No, l’evacuazione non dovrebbe durare di più di un’ora. Se un adeguamento della terapia farmacologica o della tecnica di evacuazione non dovessero dare risultati soddisfacenti, si raccomanda di rivolgersi a un servizio infermieristico specializzato. Tempi di evacuazione troppo lunghi danno luogo a limitazioni nella vita quotidiana, influenzando notevol-mente la qualità della vita. Per questo motivo è bene trovare un’altra soluzione.
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